Barriera linguistica

Barriera linguistica

Si tratta di una simulazione delle difficoltà che affrontano i rifugiati quando richiedono asilo. Il docente distribuirà agli studenti copie del “Modulo per la richiesta di asilo” senza dare informazioni ed esigerà rapidità e correttezza. Alla fine, usciti dal personaggio, i docenti inviteranno i partecipanti a discutere di cosa è successo e come si sono sentiti ad essere trattati in quel modo.

Attività tratta da Razzismo è una brutta storia

Svolgimento

1. Il docente organizza la stanza in modo da potersi sedere dietro a una scrivania e assume il contegno di un funzionario brusco e burocratico, ricreando una simulazione dell’esperienza di un richiedente asilo. Il docente fa entrare nell’aula i partecipanti ma non saluta nessuno, e fa come se non rilevasse la loro presenza. Non dice nulla su cosa sta per accadere. Aspetta qualche minuto dopo l’inizio previsto e poi distribuisce le copie del “Modulo per la richiesta di asilo” e le penne, una per ogni partecipante
2. Il docente comunica ai partecipanti che hanno dieci minuti per riempire il modulo, non aggiunge altro. Il docente ignora le domande e le proteste. Se deve comunicare, parla un’altra lingua (o una lingua inventata) e usa i gesti. Comunica il meno possibile: i problemi dei rifugiati non lo riguardano; deve soltanto distribuire i moduli e ritirarli!
3. Allo scadere dei dieci minuti raccoglie i moduli senza sorridere ed evitando qualsiasi contatto con i partecipanti
4. Il docente chiama un nome dai moduli e dice alla persona in questione di avvicinarsi. Guarda il modulo e inventa qualcosa su come ha riempito il modulo, per esempio: “Non hai risposto alla domanda 8” oppure “Ho visto che hai risposto ‘no’ alla domanda. Richiesta rifiutata”. Dice alla persona di andarsene. Non inizia alcun tipo di discussione. Procede chiamando un altro partecipante
5. Il docente ripete la scena diverse volte. Non è necessario farlo per tutti i moduli, continua fino a quando sembra che i partecipanti abbiano capito cosa sta succedendo
6. Alla fine il docente esce dal personaggio e invita i partecipanti a discutere di cosa è successo a partire dalle seguenti domande:
• Come si sono sentiti i partecipanti compilando un modulo incomprensibile?
• La simulazione dell’esperienza di un richiedente asilo è stata realistica?
• Pensate che nel vostro paese i richiedenti asilo sono trattati in modo giusto durante la procedura di richiesta di asilo? Perché o
perché no?
• Quali possono essere le conseguenze cui va incontro una persona che si vede rifiutare la propria richiesta di asilo?
• I partecipanti si sono mai trovati in una situazione in cui non conoscevano la lingua e avevano a che fare con un funzionario, ad
esempio un poliziotto o un controllore? Come si sono sentiti?
• Quanti richiedenti asilo ci sono nel vostro paese? Credete che il vostro paese ospiti una quota giusta di rifugiati?
• Quali diritti vengono negati ai richiedenti asilo nel vostro paese?

Service Learning

Scoprite di più sulle procedure e su cosa accade nel vostro paese quando un richiedente asilo arriva al confine. Dove e quando riempiono i primi moduli? Hanno il diritto a un interprete fin dall’inizio? Consultate il sito internet ufficiale del governo, invitate un funzionario del controllo dell’immigrazione o delle Questure o un operatore legale che collabora con i centri di accoglienza presenti del territorio a parlare delle sfide del suo lavoro, e intervistate alcuni richiedenti asilo per capire il loro punto di vista sulla situazione, e se pensano che il sistema sia giusto e quali difficoltà affrontano, soprattutto con i primi moduli da riempire.
Le informazioni potrebbero essere utilizzate per campagne di sensibilizzazione in favore dei richiedenti asilo, o per inviare le vostre osservazioni al dipartimento immigrazione oppure ad organizzazioni come l’UNHCR e Amnesty International.
I minori, specialmente quelli che richiedono asilo non accompagnati da un genitore o da un adulto che è membro della famiglia, hanno bisogno di una speciale protezione. Scoprite quali sono le attuali procedure per i minori non accompagnati e vedete se ci sono modi pratici per aiutarli, per esempio dando una mano a tradurre i documenti inviati dalle autorità.

Obiettivi

Aumentare la consapevolezza sulla discriminazione da parte della polizia di frontiera e delle autorità di controllo sull’immigrazione. Sviluppare capacità di comunicazione interculturale. Promuovere l’empatia con i rifugiati e i richiedenti asilo
Destinatari
Scuola secondaria di II grado
Tempi
60 minuti
Materiali