Casa Famiglia Spuma di Sciampagna (Burkina Faso)

In Burkina Faso è sempre più diffuso il fenomeno della migrazione dai villaggi nella speranza di migliorare la propria condizione di vita; aspettativa che purtroppo spesso rimane delusa. Anche ragazzi, spesso orfani ed abbandonati, lasciano i villaggi per venire in città o vengono abbandonati dalle famiglie che non riescono a soddisfare i loro bisogno: si ritrovano così a vivere di espedienti per le strade di Ouagadougou, finendo in molti casi vittime di abusi.

Il Movimento Shalom Onlus e Italsilva – azienda produttrice tra gli altri dei prodotti a marchio Spuma di Sciampagna, che festeggia così il suo primo secolo di vita – ha realizzato questa Casa Famiglia che accoglie ogni anno 40 minori, individuati insieme ai Servizi Sociali, che oltre a venire seguiti dal punto di vista alimentare e scolastico, ricevono una formazione professionale. Nel centro sono stati infatti presenti un laboratorio di sartoria, un calzaturificio, un laboratorio per fare il sapone e un panificio. Le attività produttive, oltre ad essere opportunità di formazione ed avviamento al lavoro, contribuiscono inoltre a sostenere l’intera struttura grazie alla vendita dei prodotti realizzati.


Stato attuale:

Il centro è attivo dal 2011; ogni anno vengono inseriti i ragazzi individuati insieme ai servizi sociali. Nel 2018 i ragazzi inseriti nel centro sono 48.

Nel 2016 grazie ad una microrealizzazione giubilare finanziata dalla CEI è stato potenziato il sistema elettrico attraverso l’istallazione di un nuovo sistema di pannelli solari, che permetterà di illuminare il centro durante la notte e permettere così una maggiore sicurezza delle attrezzature, inoltre la sera potrebbe essere lasciata una stanza a disposizione degli studenti del quartiere (che non è coperto dalla rete elettrica) per poter studiare.

Nel 2017 è stato inaugurato un panificio costruito accanto al centro: il panificio dà lavoro a 6 giovani del quartiere e a 2 ragazzi che hanno terminato la formazione presso la Casa Famiglia, inoltre i guadagni saranno utilizzati per sostenere i costi di funzionamento della Casa Famiglia.

Nel 2021 grazie ad un contributo della Regione Toscana, le 15 ragazze che hanno terminato il ciclo di formazione in sartoria hanno ricevuto un kit per avviare un atelier di sartoria, composto da un tavolo da cucito, una macchina da cucire, un piccolo kit di materiale di consumo e un piccolo fondo di avvio che viene versato su un conto corrente a loro nome, oltre ad aver seguito un corso di formazione in gestione amministrativa in una attività.