70 Anni della Dichiarazione Universale dei Diritti Umani

70 Anni della Dichiarazione Universale dei Diritti Umani

Come Shalom non possiamo che condividere e partecipare convintamente agli ideali che stanno alla base della Giornata Mondiale dei Diritti Umani.
Il riconoscimento ed il rispetto dei diritti umani sono – e devono essere – le fondamenta su cui poggiare ogni nostra relazione sociale, economica, politica e civile.
I diritti al centro della nostra quotidianità, non solo in modo passivo bensì in una concezione positiva e partecipativa. Mobilitarsi per far sì che non venga in alcun modo toccato il fulcro che vogliamo che sia granitico intorno al quale deve ruotare tutto il sistema. Senza mai dare per scontato ma piuttosto soffiando sempre affinché rimanga accesa la fiamma dei nostri ideali, per la crescita sociale, economica e politica dei singoli individui e della collettività tutta.
Il progressivo declino dello Stato Sociale, l’affermarsi ed il diffondersi di idee molto distanti dalle nostre non devono indurci in uno stato di rassegnazione. Ora più che mai occorre utilizzare le nostre idee, i nostri valori, i nostri ideali per rivendicare cosa crediamo sia fondamentale per una società civile, quel minimum senza il quale nient’altro e null’altro avrebbe senso: rivendicare il rispetto ed il riconoscimento dei diritti umani, di tutti gli esseri umani.
Una società nella quale la differenziazione ed il discrimine tra i consociati rendono sempre più marcata la sensazione di ingiustizia a favore degli altri, non può che essere produttrice di un vortice che si auto-alimenta fino ad arrivare a ledere visioni di carattere egualitario che fino ad oggi abbiamo dato – forse- troppo per scontato e ci porta a sentire urla sempre più forti che cercano di rivendicare tutele individuali ed egoistiche.
Nella convinzione di non trovarsi di fronte alle avvisaglie di una crisi definitiva del modello di tutela dei diritti fondamentali quale abbiamo sin qui conosciuto bensì ad una mera fase transitoria di difficoltà che può essere superata, come Shalom non possiamo far altro che continuare nel perseguire i nostro obiettivi, portando avanti i nostri ideali con convinzione.
Essere prima di tutto umani, essere Shalom.
Vieri Martini, presidente Movimento Shalom