ANNA FRANK GIOCAVA AL CALCIO? Carlo Castellani, bomber dell'Empoli – San Miniato 17 febbraio h. 21:30

ANNA FRANK GIOCAVA AL CALCIO? Carlo Castellani, bomber dell'Empoli – San Miniato 17 febbraio h. 21:30

Per Il Frantoio Parlante 2018 l’associazione Nuovi Orizzonti, il Movimento Shalom sabato 17 febbraio ore 21,30, presentano nell’antico refettorio del Convento di San Francesco (dall’ingresso principale del Convento), in piazza San Francesco a San Miniato, lo spettacolo in prima nazionale: “Anna Frank giocava a calcio? Carlo Castellani, bomber dell’Empoli”, con Erica Casula, musica dal vivo Simone Farinazzo, testo e regia Andrea Mancini.
La storia è raccontata da una attrice giovanissima, Erica Casula, che somiglia molto ad Anna Frank. La accompagna, con vari strumenti, Simone Farinazzo, tra l’altro formidabile suonatore di djembè.
L’Anna Frank del nostro spettacolo dovrebbe alludere ai fatti recenti, quelli che l’hanno vista oggetto di ignobili spregi da parte di presunti tifosi, ma soprattutto raccontare la storia di Carlo Castellani, il grande giocatore dell’Empoli, morto a Mathahusen l’11 agosto del 1944, qualche giorno prima della partenza di Anna per Auschwitz, il 3 settembre del 1944.
Stiamo parlando appunto di quel grande campione che ha dato il nome a due stadi della zona, e al quale vorremmo restituire concretezza, grazie ai racconti di persone che gli sono state vicine e che comunque ne hanno mantenuta la memoria.
La spettacolo è in parte basato su eventi reali e anche alla molta letteratura che si è sviluppata intorno ad Anna Frank, ma sarà anche frutto di una scrittura fantastica, alla Osvaldo Soriano, il grande autore latino americano, punto di riferimento per tutto il giornalismo sportivo e non solo.
Ci saranno cioè le radiocronache dei mitici goal di Castellani, che fu il primo giocatore dell’Empoli che giocò anche in serie A e che è rimasto per 70 anni, il più grande marcatore della squadra azzurra, ma ci saranno anche storie più mitizzate, come succede appunto in teatro.
“Anna Frank giocava al calcio” sarà un lavoro molto semplice, che può adattarsi a qualsiasi spazio e che nel Convento di San Francesco a San Miniato, viene realizzato nello spazio sconosciuto ai più dell’antico refettorio: una ambiente del 1200, attraversato da una teoria di splendidi pilastri.
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