I diritti dei bambini al centro della nostra formazione

I diritti dei bambini al centro della nostra formazione

di Matteo Squicciarini

Il tema di quest’anno trattato sia negli incontri nelle scuole, sia per la festa della Pace a Collegalli sia per le attività estive con i bambini e gli adolescenti è “ I DIRITTI DEI BAMBINI”.

L’azione che il Movimento Shalom porta avanti da anni acquista, se non fosse sufficientemente palese agli occhi di tutti, un’importanza strategica nella costruzione di una società consapevole e giusta. Si tratta di un lavoro non facile, spesso in salita, che si scontra con una quotidianità che sempre più ordinariamente schiaccia la persona, ne annienta la dignità e ne limita i diritti. Si tratta di una sfida che non ci spaventa, men che meno ci intimorisce partire dai giovani, che sono alla base della società, in questa missione che ci siamo dati al momento della nostra fondazione : diffondere una cultura di pace che passa, inevitabilmente, dal rispetto della persona e dei suoi diritti fondamentali.

In che modo lavoriamo? Come riusciamo a parlare a bambini e ragazzi di diritti?

Partiamo dal presupposto che per noi i bambini non sono solo “adulti in miniatura”, adulti ai quali manca qualcosa, ma sono “creature tra le creature”, come dice Bateson, soggetti che fin dalla loro nascita hanno dei diritti e che fin da piccoli “hanno il diritto” di sapere quali sono le loro prerogative, in modo da poter agire di conseguenza. Da qui nasce l’urgenza di inserire nella proposta che facciamo annualmente alle scuole un modulo nel quale prestiamo grande attenzione al tema dei diritti, letti dal punto di vista di Shalom.

Solitamente il percorso che seguiamo per affrontare questo argomento parte da una domanda : “Chi sa che cosa vuol dire l’espressione avere dei diritti?”. Fatta questa domanda, diamo spazio alle risposte dei bambini, per poi proporre una scheda sui “Diritti” da completare : i bambini sono invitati a scegliere tra diverse affermazioni quelle che ritengono più vicine alla loro idea di diritto. Una volta terminata la compilazione chiediamo alla classe di esprimere le preferenze selezionate per alzata di mano; questo ci darà un’idea delle conoscenze e comprensioni degli alunni sull’argomento. Li invitiamo quindi a riflettere su quali possano essere le “cose” che a nessuno può essere impedito di fare con la domanda: “Una persona ha diritto di compiere qualsiasi azione?”. Presentiamo quindi agli alunni alcuni dei diritti fondamentali appoggiandoci ad un testo di facile comprensione, ma al tempo stesso non scontato, quale “Alice nel Paese dei Diritti” (2013).
Nel corso di questi 30 anni la Convenzione è stata determinante nel migliorare la vita di bambini e adolescenti da 0 a 18 anni. Ha ispirato i governi ad adottare nuove leggi, a stanziare fondi per i servizi per l’infanzia e ha contribuito a rendere i bambini e i ragazzi sempre più protagonisti della propria vita.

Noi dobbiamo fare la nostra parte, perché non possiamo demandare il compito di tutelare i nostri diritti a “chi sta sopra di noi” : dobbiamo rimboccarci le maniche e darci da fare in prima persona.

Per Shalom si tratta di un imperativo morale molto forte, tanto da imporci di tenere costantemente alta l’attenzione su questa tematica non solo nel percorso con le scuole ma anche nelle attività giovanili : quest’estate, nel corso dei nostri campi estivi, troveremo il momento ed il modo per parlarne con i ragazzi, sfruttando il tempo che passeremo con loro, attraverso giochi, film e momenti di confronto. 
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