Il Natale nell’era post umana e trans umana

Il Natale nell’era post umana e trans umana

Andrea Pio Cristiani
Le religioni storiche si sono connotate per tre caratteristiche fondamentali nel lungo cammino dell’umanità. L’arcaico politeismo che ancora sopravvive, documentato dalla più remota archeologia e dalla cultura più evoluta dei greci e dei romani e in seguito il monoteismo delle religioni del Libro. Oggi emerge la terza religione, profetizzata dall’ateismo e dal razionalismo: quella dell’uomo – dio. I suoi fedeli vanno crescendo nelle varie aree del mondo, ma si concentrano nelle nazioni più ricche. Gli adepti sono identificabili come i transumani. Per loro Dio non esiste ancora, ma sta arrivando, è alle porte, è l’uomo di domani, dotato di poteri quasi infiniti grazie alle nanotecnologie, biotecnologie, informatica, robotica e scienze cognitive.
L’uomo realizzerà ciò che solo Dio era in grado di fare: creare la vita, modificare il nostro genoma, riprogrammare il nostro cervello e decidere della morte, grazie all’eutanasia. Un gruppo di scienziati ha testualmente dichiarato che entro il 2030, grazie all’ibridazione dei nostri cervelli con i nano composti elettronici, potremmo disporre di un potere demiurgico (Godlike). Questa visione dell’uomo del futuro, onnipotente e immortale, fa un po’ sorridere, ma riflette un movimento di pensiero che si va diffondendo soprattutto fra i giovani. Per la prima volta una filosofia intende strappare l’uomo dalla sua condizione di essere sballottato dalla natura e succube del trascendente, per dargli un ruolo motore nell’evoluzione. Definitivamente libero.
Certi post umanisti si spingono fino a promettere la possibilità di modificare il destino dell’universo intero (Clement Vidal). Per questi filosofi non si tratta di una vanità umana, ma di pura razionalità. L’universo sarà immortale (C. Vidal). La nostra immortalità sarà assicurata. I transumanisti elaborano dei veri e propri dogmi, come le religioni della storia e si ergono a pontefici infallibili di una nuova e assoluta verità che trasforma l’uomo in un dio onnipotente e immortale.
Questa terza fase religiosa è carica di minacce. Il pensiero della morte ci aiuta a vivere saggiamente. E la sua realtà pone fine ai deliri di onnipotenza e agli scatenati istinti che disarmonizzano con violenza le relazioni umane e i processi di pace e di giustizia. La vita sarebbe terrificante se fosse senza fine. La nuova ideologia è portatrice di guasti psichiatrici.
Se tante energie di pensiero fossero canalizzate nell’umanizzare la terra, nel progettare un uomo nuovo di cui Dio ci ha lasciato il modello in Gesù! Se tanta scienza provvedesse a curare i malanni di un pianeta che potrebbe presto divenire invivibile e dove ancora a motivo dell’egoismo manca acqua e cibo per tutti! Se le evolute tecnologie, le religioni, le filosofie, fossero strumenti per disarmare il terrorismo e tutte le guerre, per far crescere la fraternità! Se osservassimo attoniti la vita di una farfalla, sedotti da tanta bellezza e dal sublime mistero che l’avvolge, forse capiremmo che l’immortalità e la libertà ce l’abbiamo già: è il dono del Natale.