Pensiero del mese di maggio 2023 – Buttateli fuori

Pensiero del mese di maggio 2023 – Buttateli fuori

don Andrea Pio Cristiani, fondatore del Movimento Shalom

Un primo maggio umido, ma caldo per le idee e gli scambi. Collegalli, uno spaccato di mondo in una cornice bellissima. Il Divino e l’umano si respirava intensamente, malgrado la pioggia che ci ha costretti a stare tutti più vicini.
Abbiamo contato 15 paesi di provenienza degli intervenuti, un buon pezzo di globo era lì.
Argomenti prioritari e urgenti nel giorno che Shalom dedica al lavoro e alla pace.
Il dialogo che necessita la conoscenza fra le due principali religioni presenti nel nostro paese e nell’Europa contemporanea: l’Islam e il Cristianesimo, due grandi pensieri a confronto e due grandi pensatori Gesù e Maometto.
Dagli interventi di tutti, tradotti in francese e in inglese per favorire la comprensione dei partecipanti prevalentemente giovani, è apparsa fin dall’inizio della conversazione della prima sessione mattutina i grandi punti in comune fra le due religioni e anche le varie differenze.
Il cristianesimo che nasce in medio oriente con Gesù spartiacque del tempo. L’Islam fondato in Arabia da Maometto nel 7° secolo. Le due grandi religioni credano e adorano un Unico Dio
I cristiani seguono Gesù come il Dio fatto Uomo che insegna i sentieri dell’amore e l’uguaglianza fra tutti gli esseri umani. L’Islam che significa sottomissione, chiama Dio il misericordioso e insegna la fratellanza e il rispetto.
I due libri sacri, Bibbia e Corano, hanno manifestano l’unicità di Dio come Creatore e Signore della storia nel cuore del quale troveranno dimora coloro che lo amano.
Gesù come Profeta e sua madre Maria sono molto presenti nel Corano e venerati da tutti gli Islamici. Maometto insegna le vie che rendono giusti l’uomo: la professione di fede nell’unico Dio, la preghiera, il Pellegrinaggio alla Mecca, l’elemosina e il Ramadan.
Vi sono innegabili differenze fra cristiani e musulmani determinate dai diversi contesti storici e culturali, ma l’essenziale è sufficiente per farci sentire Fratelli e condividere grandi valori e passioni. Chi si discosta dalla fedeltà al Corano tradisce Dio e il profeta Maometto . Il fondamentalismo è aberrante. Tutti concordavano.
Dirigenti scolastici e insegnanti e genitori che vogliono private i bambini mussulmani dai segni, luoghi,feste e riti della tradizione Cristiana sono decisamente contro i diritti umani che comportano la necessità della conoscenza dei luoghi dove viviamo e delle bellezze culturali.
Una scuola che esclude tutto ciò che si riferisce a Dio e alle religioni è decisamente deformante e da condannare perché antistorica e anti-umana. Questi insegnanti non possono insegnare perché negatori della più diffusa cultura mondiale e dei suoi simboli.
Non ne hanno colpa i nostri fratelli mussulmani, che anzi hanno ripetuto ieri vogliono che i loro figli abbiano la conoscenza della grande ricchezza spirituale dei paesi dove abitano. Anzi hanno gridato che anche per loro è bello conoscere le nostre tradizioni per una più autentica integrazione. Un suggerimento agli atei, non laici ma laicisti, perché non cambiamo anche il nome delle città e dei paesi e magari Santa Croce sull’Arno non la chiamiamo Mezza Luna sull’Arno???