Identikit di un educatore Shalom

Anche quest’anno, il 27-28-29 Dicembre, si è svolta la prima parte del corso per educatori Shalom. Sotto la guida di don Andrea e don Donato,le due persone più qualificate per parlare del movimento e dei suoi ideali, 32 giovani aspiranti educatori, di età compresa fra
I 14 e i 23 anni, hanno trascorso 2 giorni ad analizzare gli aspetti che devono caratterizzare la figura dell’educatore Shalom e le differenze che lo contraddistinguono da ogni altro tipo di educatore.
QuestI deve trasmettere ai partecipanti ai campi ed agli incontri  l’ importanza delle regole sia nella vita sia nel gioco, il rispetto e l’ amore verso se stessi e verso il prossimo, il prendersi cura di chi è meno fortunato. Come è possibile educare i giovani a questi principi?  Sembra un’impresa a dir poco utopica! Certamente prendere a modello uno dei più grandi educatori della storia, Gesù Cristo, sarebbe di ottimo aiuto, ma di difficile realizzazione.
Analizziamo la cosa con calma: un educatore Shalom deve, innanzitutto, essere un esempio per i ragazzi, credendo fermamente in quegli ideali che propone loro. Altrimenti sarebbe come quando un adulto dice a un ragazzino, che lo osserva fumare, “tu non farlo mai!” Se vengono date regole da rispettare, l’educatore deve essere il primo a rispettarle, altrimenti perde di credibilità.
Un altro aspetto che identifica l’educatore Shalom è quello di essere una persona felice e in pace con se stessa. E La cosa è più facile a dirsi che a realizzarsi. Quanti possono affermare di vivere realmente questa condizione? Basti pensare a quei molti, troppi ragazzi che  hanno problemi con la propria fisicità, che non si piacciono perché non corrispondono ai canoni di bellezza che tv e riviste stabiliscono per la loro generazione. L’educatore Shalom deve amare  se stesso sopra ogni canone e stereotipo, cercando di rinunciare a dare importanza al giudizio degli altri che, troppo spesso, ci influenza e per il quale siamo disposti a rinunciare anche alla nostra personalità, alle nostre idee e a ciò in cui crediamo. Una persona che si apprezza per la sua unicità, che riesce a difendere ciò in cui crede dal giudizio della gente, che conduce una vita corretta e sobria non è molto di moda oggi, ma un educatore Shalom deve saper distinguere il divertimento dalla felicità.
Quando una persona decide di essere educatore si assume un’importante responsabilità che, però, è ampiamente ripagata. Quello che va a costruire non è un rapporto unilaterale dove i ragazzi incontrati si arricchiscono di ciò che gli viene offerto e a lui resta solo la fatica; spesso e’ l’ educatore stesso a ricevere più di quello che dà, soprattutto se il rapporto creato è un rapporto vero e sentito.
In sintesi l’educatore Shalom è chi, ispirato dalle parole di Gesù, si dona ai ragazzi in modo sincero, facendo capire che ciò di cui parla non sono solo parole vuote ma cose in cui crede così fermamente da renderle un suo stile di vita, non curandosi dei giudizi, talvolta denigratori, della gente e diffondendo gli ideali di pace e solidarietà.