Il pane Shalom arriva in Benin

Il pane Shalom arriva in Benin

di Luca Testi

Il modus operandi del Movimento Shalom per promuovere lo sviluppo in Africa è sostenere la scolarizzazione e la formazione professionale e incentivare lo sviluppo economico e lavorativo. Accanto ad interventi a carattere sociale vengono realizzati progetti lavorativi ed imprenditoriali che, oltre a dar lavoro, creano utili economici da destinare al sostegno degli interventi sociali a cui si riferiscono in modo da farli divenire autonomi economicamente nel giro di pochi anni. È questa l’idea che Shalom ha della cooperazione internazionale, soprattutto in Africa, dove molto spesso si confonde la cooperazione con l’assistenzialismo, o con la cooperazione stato-stato che in pochissimi casi genera benefici sociali ed economici per la popolazione.

In Benin, a Lokossa (sud del paese), il Movimento Shalom ha realizzato una casa famiglia che attualmente ospita 30 bambini ed una foresteria con sala convegni, grazie alla volontà ed il sostegno economico di Floriana e Vincenzo, nostri soci di Rieti, che hanno voluto fortemente questo progetto in memoria dei loro due figli Riccardo e Ruggero.

Adiacente alla casa famiglia, grazie al contributo la “Fondazione Il Cuore di Scioglie” di Unicoop.Fi, insieme a Shalom, ha realizzato un panificio pizzeria (il sesto in Africa) i cui utili sosterranno la casa famiglia. Unicoop.Fi sosterrà interamente la formazione di tre panettieri locali grazie all’esperienza di alcuni dipendenti dei reparti di forneria che hanno dato la disponibilità ad andare in Benin a turni di circa 10 giorni ciascuno. Nel mese di Novembre una delegazione Shalom guidata da Floriana Rinaldi, alcuni membri Shalom del gruppo di Rieti, il sottoscritto e Gianluca Caldini, tecnico specializzato in attrezzature e macchinari per la forneria, è andata in Benin per monitorare la gestione dei progetti ed avviare il panificio pizzeria in modo da poter avviare tutta la fase di formazione. Le difficoltà incontrate sono state tante, a partire dallo sdoganamento delle attrezzature inviate con il container, ma grazie soprattutto ai referenti di Shalom Benin, Gianluca è riuscito ad istallare tutte le apparecchiature e a fare due infornate di baguette e pizza, per la gioia dei bambini della casa famiglia. Abbiamo potuto constatare che i bambini ospiti del nostro centro stanno bene, sono ben curati e frequentano tutti la scuola. I referenti della sezione locale Shalom Benin sono stati molto accoglienti e hanno dimostrato attaccamento ai valori di Shalom e piena condivisione degli ideali e dei metodi del nostro Movimento.