IL PAPA E SAN FRANCESCO CONTRO UNA CHIESA ARROCCATA SU SE STESSA

IL PAPA E SAN FRANCESCO CONTRO UNA CHIESA ARROCCATA SU SE STESSA


IL PAPA E SAN FRANCESCO CONTRO UNA CHIESA ARROCCATA SU SE STESSA

Un pensiero di don Andrea Cristiani – fondatore di Shalom

 

La consegna di Papa Francesco ai giovani di Rio de Janeiro: fate casino! è una parola assolutamente inaudita e fuori dello stile dei Pontefici precedenti. È una provocazione che ha la portata delle grandi rivoluzioni che trova l’epicentro esplosivo in quel fuoco che Gesù è venuto ad appiccare sulla terra e del quale certe consolidate libidinose istituzioni, ancorate al potere e mosse dal gusto narcisista di schiacciare gli altri, tentano di estinguere attraverso i soliti ignobili e ridicoli pompieri.

A coloro che dicono: nulla cambierà, e che magari lo desiderano, io rispondo: i giganti di argilla crolleranno. Posso credere nello Spirito di Dio che rinnova la faccia della terra? Per me il costruttore si è messo all’opera. Le folle che assediano, superando ogni precedente, Piazza San Pietro, esprimono la gioia di uscire dall’immobilismo di una Chiesa arroccata su se stessa. Senza recriminare il valore di una giusta morale, ci rendiamo tutti conto che il Papa attende da noi che si cammini soprattutto verso i poveri. – Siamo sempre in attesa. Attesa di nuove iniziative del Papa per approfondire la rimessa in questione della pseudo cristianità del potere. Attesa di un eco più chiara di questa nuova parola che semplifichi gli ingranaggi complicati della chiesa. Attesa anche di reazioni, che certamente non mancheranno, da parte di coloro che si sentono sicuri nelle istituzioni del passato. Attesa, soprattutto il desiderio, che avanzare sulle strade del Vangelo sia permesso e incoraggiato. Mai la testa avanza senza i piedi! – (Vescovo emerito D’Amiens)

Come Shalom ci riguardano soprattutto le due principali indicazioni di Papa Francesco ad Assisi, andare verso i poveri e i sofferenti non è una predicazione fra le altre, una pratica fra le altre. È qualcosa che ha a che fare con la fede cristiana. Indicando ragazzi disabili egli ha detto: “Gesù è nascosto in questi ragazzi, in questi bambini, in queste persone. Sull’altare adoriamo la carne di Gesù, in loro troviamo le piaghe di Gesù. Gesù nascosto nell’eucaristia e Gesù nascosto in queste piaghe”.

La seconda importante lezione ci viene dalla sala della spoliazione dove san Francesco si denudò rinunciando ad ogni avere. Avverte il Papa “oggi c’è un pericolo gravissimo che minaccia ogni persona nella Chiesa: il pericolo della mondanità che ci porta alla vanità, alla prepotenza, all’orgoglio”. Papa Bergoglio da Assisi ci lancia un messaggio chiaro, la via per rinnovare la Chiesa è quella percorsa da Francesco. Noi lo intuimmo quando 40 anni fa scegliemmo il poverello d’Assisi come nostro modello. “La Chiesa deve spogliarsi di ciò che non è essenziale, spogliarsi della tranquillità apparente che danno le strutture e i beni, che non devono oscurare mai

l’unica vera forza che porta in sé: quella di Dio”.Strutture, apparati, burocrazia, sicurezze

derivanti dai pubblici riconoscimenti, legami con la politica, pastori che rischiano di trasformarsi in

chierici di Stato”. (La stampa 5 Ottobre 2013)

Con entusiasmo e determinazione, ascoltiamo, seguiamo, meditiamo ogni parola ed ogni gesto che l’umile Vescovo di Roma dice alla Chiesa e al mondo. Preghiamo perché le forze del male che contrastano la sua opera siano finalmente sbaragliate. Lo affidiamo a Maria, l’avvocata nostra, perché Dio ancora una volta “rovesci i potenti dai troni”. (dal Magnificat)

 

Questo messaggio è stato scritto in preparazione all giornata di preghiera dedicata a papa Francesco indetta dal nostro Movimento per Domenica 3 Novembre presso la Chiesa di Collegalli Montaione (Fi)