Camminiamo su un cammino di pace

Camminiamo su un cammino di pace

Messaggio delle autorità tradizionali e religiose del Burkina Faso in occasione del Nuovo Anno “Camminiamo su un cammino di pace”

Per questo inizio anno 2020, noi, autorità tradizionali e religiose del Burkina Faso, rivolgiamo con una sola voce a tutti i nostri auguri di salute, prosperità e pace. Questi auguri costituiscono per noi delle preghiere verso ognuno di voi. La Pace rappresenta l’augurio più caro che formuliamo per voi, per le vostre famiglie e per nostro vivere insieme in quanto figli e figlie della stessa nazione. Noi auguriamo la pace nei cuori, la pace con gli altri, la pace nelle relazioni che ciascuno contribuirà a costruire per il benessere del nostro Burkina.

L’attuale situazione preoccupante che vive il nostro paese ci motiva a rivolgerci a tutti per incoraggiarvi a perseverare nella speranza. Di fronte alla pressione delle forze del male contro la nostra nazione, ci si presenta la sfida di cercare insieme i cammini di pace. E’ necessario che i burkinabé e gli amici del Burkina contribuiscano a trovare delle forme di coinvolgimento e delle soluzioni a questo problema perché il nostro paese ne esca cresciuto e più forte. Per realizzare questo obiettivo, è urgente definire nuovi cammini di dialogo a più livelli.

Rinforzare il legame sociale

La lotta contro le forze del male riguarda fondamentalmente la questione del legame sociale delle popolazioni. A tutte le figlie ed i figli del Burkina Faso, noi lanciamo un richiamo all’unione e alla coesione nazionale contro le violenze che subisce il nostro paese. Questo richiede che si tacciano le differenze partigiane, che si promuova la tolleranza, che si lavori alla riconciliazione e all’inclusione e si coltivi il rispetto della vita.

La politica nazionale

Al livello della politica nazionale, la situazione ci chiede di definire nuovi cammini di dialogo.

Questo dialogo deve essere inclusivo e impegnare tutti i cittadini attraverso una sinergia di azioni portatrice di un maggior impegno a livello nazionale. Un dialogo profondo passa attraverso una riconciliazione aperta ed effettiva. La pace non può essere raggiunta senza la riconciliazione. D’altra parte, approviamo tutte le iniziative di solidarietà già sviluppate col fine di sostenere i rifugiati e le Forze della Difesa e della sicurezza. Ci auguriamo che queste espressioni di solidarietà nazionale continuino a contribuire, in modo efficace, a esprimere la nostra vicinanza con i nostri fratelli e le nostre sorelle messi alla prova.

Per i governanti, è importante lavorare alla restaurazione dell’autorità dello Stato, continuare a operare per migliorare il governo; lottare contro la corruzione in tutte le sue forme, lavorare per riallacciare le nuove generazioni ai valori sociali, richiedere l’appoggio di altri stati più competenti nella lotta per la sicurezza. Conviene anche prestare attenzione agli scioperi dei giovani, alla povertà e alla sofferenza della popolazione e al rafforzamento della crescita economica del paese.

Per la comunità internazionale, la invitiamo a rinforzare la cooperazione sub-regionale e internazionale per uno sviluppo socio-economico armonioso. Come dice un proverbio della savana africana “un solo dito non raccoglie la farina”. Questa cooperazione permette in un certo senso di capitalizzare le diverse esperienze acquisite riguardo questo fenomeno globale.

Insomma il Burkina Faso ha più che mai bisogno di solidarietà sul piano nazionale, sub-regionale e internazionale, una condizione sine qua non per una società riconciliata nella giustizia e sostenuta da una pace vera e duratura. Lanciamo a tutti questo messaggio, ai poteri amministrativi e politici, alla società civile, al settore privato, ai sindacati, alle autorità militari e para militari, alle autorità tradizionali e religiose, alle donne, agli uomini, ai giovani:” superiamo gli interessi personali e corporativi per mobilitarci, guardiamo tutti nella stessa direzione, promuoviamo una cultura di dialogo interreligioso, interetnico e intercomunitario, salviamo la ricchezza delle nostre differenze legittime e complementari, diamo una risposta storica adeguata alla sfida securitaria del paese.”

Per le autorità tradizionali e religiose, noi ci impegniamo a promuovere a tutti i livelli il dialogo interreligioso allargato alla base, a lavorare per superare l’ignoranza delle credenze, degli usi e dei costumi degli altri per trascendere la sfiducia reciproca e sviluppare una fiducia fraterna, a sensibilizzare sui pericoli degli atteggiamenti, dei comportamenti e dei messaggi volti a suscitare l’odio. Inoltre, coscienti che la Pace viene in primo luogo da Dio Onnipotente, rivolgiamo insieme delle preghiere continue al nostro Creatore.

Noi affidiamo il nostro paese al Dio della Pace! E’ l’origine della Pace. Una Saggezza locale dice: “Quanto è duro perdonare, ma oh… quando è bello perdonare!” (Poema del Mogho Naaba). La nostra convinzione è che “Allah chiama alla dimora della Pace e guida chi vuole verso un cammino diritto” (Surano 10, versetto 25). Noi auguriamo “Che l’Eterno alzi il volto verso di te e ti dia la pace!” (Numeri, 6,26). Noi sappiamo che “Il frutto della giustizia è seminato nella pace dagli artigiani della Pace” (Giacomo 3, 18).

Che Dio benedica il nostro caro paese, il Burkina Faso, la nostra regione e il mondo intero.

Ouagadougou, 10 gennaio 2020

Firmato da:

Sua Maestà il Mogho Naaba Bâongo, presidente del Consiglio superiore della Chefferie tradizionale del Burkina Faso

Mons. Philippe OUEDRAOGO, Arcivescovo metropolitano di Ouagadougou

Cheick Dr. Aboubacar DOUKOURE, Presidente della Federazione delle Associazioni Islamiche del Burkina (FAIB)

Pastore Henry YE, Presidente della Federazione delle Chiese e delle Missioni Evangeliche (FEME)