Comunicato stampa 28 febbraio 2015

Comunicato stampa 28 febbraio 2015

Isis la Grande Apostasia. Don Andrea Cristiani lancia una riflessione sull’attuale crisi dovuta al fondamentalismo islamico, che li rende simili ai nazisti. Esorta ad un impegno maggiore dell’Onu per ristabilire la sovranità dei territori occupati e invita a interrompere la vendita di armi.
La martellante informazione sul mostro ISIS, la paura diffusa di attentati terroristici, le plateali e spettrali immagini di esecuzioni di cristiani e di altre minoranze, giustiziati, crocifissi, sepolti vivi, turbano i nostri sogni e riempiono di spaventosi fantasmi la nostra vita. Nei bambini si ripercuotono come traumi psicologici che disturbano la loro serenità e armonia suscitando orrore e paura. Il clima generale che si è creato è dei peggiori, si vive in quello stato di insicurezza tipico di chi ha il presentimento che da un momento all’altro possa capitare qualcosa di catastrofico. Le nuove tecnologie amplificano e diffondono scioccanti video di propaganda ideologica che hanno del surreale e sono manipolati allo scopo di istigare alla violenza e all’odio. Tutto appare come una orchestrata coreografia dove gli spettatori inorriditi istintivamente invocano tutti i mezzi per annientare il nemico. Il male mostra i suoi muscoli provocatori quasi a voler suscitare reazioni di difesa senza pietà.. Prima dell’11 settembre del terrorismo islamico se ne parlava poco, fu lo sconvolgente attentato che mostrò il volto di un nemico micidiale che può colpire quando meno te lo aspetti, senza alcuna pietà. Da qual momento questo fenomeno ha assunto dimensioni rilevanti e inattese, ci ha colti di sorpresa, fu colpito il cuore economico della prima potenza mondiale.
L’irrisolta questione palestinese ha scritto pagine di sangue dal dopoguerra ad oggi alimentando una resistenza carica d’odio che sfocia in attentati dinamitardi, rapimenti, dirottamenti aerei e attentati suicidi. A questo fenomeno, già di per se grave ed irrisolto, si sono aggiunti gruppi islamici apocalittici con forti connotazioni religiose che farneticano l’instaurazione di un nuovo ordine sociale ancorato ai valori della propria fede. La loro ideologia si fonda sui dettami del Corano applicato alla lettera come costituzione di una società teocratica e perfetta. Il loro assolutismo dottrinale e politico li rende simili ai nazisti.
Il califfato che dovrà conquistare il mondo non ha pietà per chi non si converte ed i nemici da combattere sono gli infedeli: cristiani, sionisti e tutta quella parte dell’islam che con i propri governanti intrattiene relazioni con le società occidentali ingiuste e blasfeme. Essi si ritengono i custodi dell’islam puro senza compromessi e fedeli interpreti della volontà di Allah e del profeta Maometto vogliono sottomettere tutti alla sharja. Questo delirio totalizzante con le sue basi fasciste, è in crescita ed è arrivato a due passi da noi penetrando e reclutando via web, anche cittadini europei. È lecito chiederci: chi sponsorizza questo terrorismo? A chi fa comodo creare un nemico subdolo e micidiale dal quale doverci difendere da una parte all’altra del mondo? Essi possono colpire ovunque: negli aeroporti e nelle stazioni, nelle Sinagoghe, nelle Chiese e nelle Moschee, nelle ambasciate e nei mercati, nelle scuole, negli stadi e nei metrò. Poche decine di migliaia di criminali terrorizzano il mondo: è mai possibile tutto ciò? E gli efficienti servizi segreti? Gli eserciti locali? Le organizzazioni internazionali? Le forze ONU? La catena del terrore è sorta dal nulla? Improvvisamente? Sono davvero perplesso oltre che spaventato.
I versetti della Sura del Corano, ispiratori dell’azione terroristica dell’Isis, sono detti comunemente della spada:
«Quando poi saran trascorsi i mesi sacri, uccidete gli idolatri dovunque li troviate, prendeteli, circondateli, appostateli, ovunque in imboscate. Se poi si convertono e compiono la Preghiera e pagano la Dècima, lasciateli andare, poiché Dio è indulgente, clemente.» (Cor., IX:5)
«Combattete coloro che non credono in Dio e nel Giorno Estremo, e che non ritengono illecito quel che Dio e il Suo Messaggero han dichiarato illecito, e coloro fra quelli cui fu data la Scrittura, che non s’attengono alla Religione della Verità. Combatteteli finché non paghino il tributo, uno per uno, umiliati.» (Cor., IX:29)
Queste parole coraniche non possono essere disgiunte dall’insieme del testo dove seguono pagine di straordinaria bellezza dove si inneggia alla fratellanza fra le religioni del libro e al Dio misericordioso e grande dal quale proviene ogni creatura. Sarebbe come prendere alcuni versetti dell’Antico Testamento che contengono parole violente ed isolarle dal messaggio complessivo.
Come estirpare questo cancro in metastasi? La prima azione deve partire, dai capi e teologi mussulmani moderati interpretando la parola sacra nel suo autentico significato teologico, come invito di Dio a vivere in pace da fratelli. Su questa certezza assoluta si basa l’unità dei credenti. È da guardare con sollievo e da incoraggiare la recente iniziativa della prestigiosa moschea universitaria Al-Azhar nel Cairo, dove il Rettore lo sheikh Ahmed al-Tayeb, ha testualmente detto che “l’estremismo è dovuto ad una sbagliata lettura del Corano e a cattive interpretazioni della vita del profeta Maometto”. Alla Mecca si è tenuto un forum di tre giorni sul tema: “L’Islam e la campagna contro il terrore”, invocando l’unità fra tutto i mussulmani a combattere le derive fondamentaliste.
Il mondo più civilizzato deve fermare il mercato delle armi e degli strumenti tecnologici finalizzati alla propaganda Jadista on-line.
Non è comprensibile il ritardo per ristabilire la sovranità dei territori occupati dal califfato attraverso il sostegno agli eserciti autoctoni con l’aiuto dell’ONU.
È sconcertante l’abbandono a se stesse delle popolazioni cristiane e anche mussulmane. Le condizioni di vita nei campi profughi sono disumane come una delegazione del nostro movimento ha potuto recentemente constatare.
Come è mai possibile che pochi gruppi di criminali fanatici possano intimorire il mondo intero? Fino a sedurre 3000 giovani in Francia patria dell’illuminismo pronti a morire per la causa dell’Isis?
È importante intensificare il dialogo interreligioso per conoscersi ed apprezzarci, soprattutto dobbiamo pregare insieme per la pace e protestare uniti contro ogni forma di violenza e intolleranza. Niente è più efficace dell’amicizia.
È urgente combattere le prime cause di tanti guai: l’ignoranza, l’analfabetismo, l’arretratezza senza le quali non c’è civiltà giusta e felice.
Tutti dobbiamo avere il coraggio di dire che i più grandi e dannosi negatori e bestemmiatori di Dio, sono proprio coloro che nel suo nome decapitano, sgozzano, crocifiggono, stuprano, seppelliscono vive le sue creature più amate.
Questa è in assoluto la più tragica delle apostasie e la peggiore offesa rivolta a Dio.
Andrea Pio Cristiani