Il tramonto della democrazia

Il tramonto della democrazia

Il dizionario definisce la democrazia una forma di governo in cui il potere viene esercitato dal popolo, tramite rappresentanti liberamente eletti. Il principio è indubbiamente formidabile perché il popolo si identifichi con lo stato e assuma la responsabilità della vita sociale, politica ed etica di una nazione. La sovranità si identifica finalmente con la completa e complessa società civile, abbandonando poteri e governi militari, dispotici e assolutisti di cui la storia passata e presente conosce atrocità e alienazione dei fondamentali diritti individuali.
I grandi ed evoluti paesi occidentali portatori ed esportatori dei sistemi democratici hanno in corso una battuta d’arresto dei principi base sui quali si fonda un autentica civiltà dell’uomo. Una sorte di inquinamento ideologico fondato sugli egoismi nazionali, i particolarismi, gli autoritarismi ed i primati militari sta pervadendo quella parte del mondo che era la patria delle libertà, della tolleranza e dell’accoglienza. La responsabilità dell’attuale accelerato regresso non è da individuare semplicemente nei governanti che del resto sono stati democraticamente eletti ma nel popolo che li ha espressi.
L’imbarbarimento attuale prende forma e prassi nelle decisioni politiche degli eletti che non fanno altro che attuare la maggioritaria volontà popolare. Del resto la storia è maestra, i mostri che hanno striato il pianeta con fiumi di sangue, sono stati eletti da popoli esultanti e sognatori di conquiste nazionali e di pulizie etniche. Le stesse aspirazioni riemergono violente anche oggi, spinte fino a mostrare gli spaventosi muscoli di armi atomiche sempre più distruttive a difesa degli interessi di parte, della purezza della razza, delle ricchezze acquisite. Lo squallore non è nei volti dei potenti, gli eletti, ma nel “popolo” che non fonda più le sue scelte sul valore primario della persona umana senza etichetta nazionale o religiosa, sociale o culturale ma limita lo sguardo ai soli confini geografici degli stati per tutelarne gli esclusivi interessi. E’ saltata la visione di un mondo solidale e umano, sussidiario e fraterno. Così si è ulteriormente frantumata la pace e l’unità della famiglia umana. L’Europa sta mostrando tutta la sua fragilità. L’America rimette in discussione i diritti fondamentali delle persone, cardine della madre delle democrazie.
Gli allarmanti sintomi degenerativi, ci spingono ad intensificare il nostro lavoro “shalom” per umanizzare “il popolo” con gli strumenti della cultura e del fascino della bontà e della bellezza dell’amore, rassicurando che non fa paura il disarmato che viene, ma gli eserciti che incombono…
Grazie a Dio non siamo soli nell’affrontare i veri nemici che attentano allo sviluppo solidale del pianeta, singoli, gruppi, associazioni, Chiese, Sinagoghe e Moschee, capitanati da Francesco, armati della fionda di David, sfidano il Golia arrogante, che avanza baldanzoso, ignaro di essere già sconfitto.
Andrea Pio Cristiani