Inviata la 6^ Trivella per fare pozzi in Africa

Inviata la 6^ Trivella per fare pozzi in Africa

Dal 1998 oltre 260 pozzi sociali realizzati che danno da bere a circa 300.000 persone

“Quando abbiamo iniziato – racconta Luciano Campinoti, volontario Shalom e anima del progetto Acqua insieme all’ing. Andrea Gozzini, entrambi di San Miniato – non avevamo pensato di arrivare a questo traguardo”.
Sono infatti 6 le trivelle che tramite il Movimento Shalom sono andate in Burkina faso: nello specifico due nella capitale Ouagadougou, una a Koupela, due a Fada N’gourma e quest’ultima in partenza dal porto di Livorno arriverà nella città di Kaya nel centro nord del Burkina Faso in un area semidesertica.
”Era il 1998 quando fu scavato il primo pozzo nella capitale Ouagadougou – continua Campinoti -, in 17 anni oltre all’invio delle trivelle reso possibile grazie a molti partner abbiamo formato quattro imprese attive in Burkina Faso che danno lavoro a oltre 50 persone”. Il lavoro più importante infatti è quello della formazione del personale locale, dell’assistenza per le riparazioni e del loro accompagnamento. Per questo il Movimento Shalom invia almeno due volte l’anno Luciano Campinoti, tecnico pozzaio per professione, ma soprattutto volontario del progetto Acqua, per seguire, formare e coadiuvare nella manutenzione e monitorare le realizzazione dei pozzi: infatti in 17 anni sono stati finanziati e perforati tramite il Movimento Shalom da privati, aziende, enti oltre 260 pozzi sociali che si stima stanno dando da bere a circa 300.000 persone. In realtà i pozzi realizzati dalle quattro imprese sul territorio africano sono molti di più dei 260 donati e finanziati da Shalom perché per rendere il progetto auto sostenibile le trivelle realizzano anche pozzi per enti pubblici, imprese private, aziende locali, ONG.
Luciano Campinoti a fine febbraio si recherà proprio a Kaya per formare sette nuovi giovani sul posto che andranno ad operare su questa nuova trivella, donata anche grazie a un importante contributo di un’associazione spagnola. Ormai tanti burkinabé conoscono Luciano Campinoti, e lo chiamano “l’uomo dell’acqua”: quando viene realizzato un nuovo pozzo nei villaggi accorrono a frotte per salutare e ringraziare lui e il Movimento Shalom.
“Dare da bere in un paese del sahel riveste un’importanze enorme – ha dichiarato don Andrea Cristiani fondatore di Shalom durante la benedizione della trivella prima della partenza – perché oltre al bisogno primario di dissetare è anche un importante fattore di salute, poiché molte malattie in africa si prendono proprio dal bere acque superficiali e sporche”
Chiunque vuol saperne di più sul “Progetto Acqua”, fare una donazione, può visitare questa pagina oppure telefonare al Movimento Shalom allo 0571-400462.