Luglio 2019

Luglio 2019

Dedichiamo la nostra riflessione di questo mese all’orrore che si consuma in Burkina Faso, come al solito nell’indifferenza mondiale, nonostante che anche l’Italia abbia recentemente aperto un’ambasciata a Ouagadougou in concomitanza della scoperta di importanti giacimenti di preziosi minerali e nel momento in cui i pochi italiani presenti nel paese fuggono spaventati e il turismo occidentale è cancellato.
Noi che operiamo nel paese da 31 anni siamo atterriti dalla barbarie e vediamo già intensificarsi spostamenti di persone che alimenteranno a dismisura le migrazioni illegali dovute all’impossibilità di vivere in terre, non solo molto povere e miserabili, ma soprattutto succubi del terrore. Siamo francamente sorpresi perché il Burkina che conosciamo è affabile e armonioso sia nelle componenti religiose, etniche e sociali.
Assistiamo inermi all’incapacità dello stato di fronteggiare un nemico ogni giorno sempre più invadente e spietato che stà conquistando a poco a poco l’intero paese, che è lasciato solo. Dove è la Francia? Dove sono gli altri paesi europei e le superpotenze come Cina, Usa, Russia che storicamente sono state presenti nel paese per fare i loro affari?
Il paese ha bisogno di tecnologie avanzate che sono le armi più efficaci per contrastare il terrorismo, ha bisogno di corpi addestrati e attrezzati per garantire la sicurezza dei villaggi, delle chiese, delle scuole, ma più di tutto c’è bisogno di un vero piano marshall per lo sviluppo del paese. Solo con scuole, ospedali, strade, lavoro per i suoi giovani che sono i più vulnerabili e corruttibili tanto più alta è la miseria, si può combattere il terrorismo.
Da parte nostra non intendiamo demordere, non abbandoniamo il Burkina!!
Nel prossimo mese di Gennaio 2020 andremo con una gruppo di Shalom. Ovviamente per ragioni di sicurezza non possiamo rivelare date precise e programma che saranno comunicati dalla sede centrale solamente agli adulti che vorranno partecipare.
La vera battaglia da vincere è quella dello sviluppo per interrompere questo progetto di costruzione di un nuovo Califfato jihadista in africa che avanza dal Mali, Niger e che adesso sta scendendo in Buirkina per poi arrivare prossimamente in Ghana, Benin, Togo
Allora se continueremo così nell’indifferenza, nell’inerzia e accadrà questa apocalisse e se le potenze ex coloniali non si muoveranno per tempo, saremo letteralmente invasi da esseri umani terrorizzati pronti anche a morire pur di conquistare un lembo di libertà.
Don Andrea