Shalom in prima linea contro le mutilazioni genitali femminili. Anche in Italia molti casi.

Dall’ultimo rapporto Unicef risulta che 125 milioni di donne e bambine hanno subito mutilazioni genitali femminili e nei prossimi 10 anni si calcola che altri 30 milioni di bambine subiranno questa pratica, non solo nei paesi africani o asiatici ma anche in Europa.
“Numeri raccapriccianti – dichiara don Andrea Cristiani fondatore di Shalom – di fronte ai quali Shalom lotta fin dagli anni ’90 insieme anche ad altre associazioni sempre in prima linea in questa battaglia di civiltà”. Chiediamo con forza, in particolare agli organismi internazionali, ma anche all’Unione europea che si faccia di tutto per porre fine a questa barbarie che si sta diffondendo anche in occidente.
Si calcola che 137 mila ragazzine abbiano subito mutilazioni genitali nel Regno Unito negli ultimi anni, ma non abbiamo nessun dato certo sul fenomeno italiano. Chiediamo di rendere pubblici i dati conosciuti anche per poter intervenire con una adeguata campagna di informazione e eventualmente anche restituire con adeguate terapie la loro integrità fisica. In questo chiediamo e confidiamo nel sostegno delle istituzioni, delle scuole per fare una grande opera educativa e preventiva non solo nei paesi africani dove operiamo, ma anche qui in I talia.
“Da parte nostra – continua don Cristiani – cerchiamo di intensificare l’opera di informazione e di formazione soprattutto in quei paesi dove malgrado le leggi dello stato il contesto culturale prevale”.
Tutti possono fare qualcosa e come Shalom proponiamo due strumenti che aiutano le donne a crescere ed essere indipendenti: l’adozione a distanza che garantisce la scolarizzazione e le cure mediche delle bambine (bastano appena 55 centesimi al giorno) e il microcredito per le donne che permette loro di emanciparsi con dignità attraverso il proprio lavoro. Per chi volesse maggiori informazioni  cliccare qui