Il Palio di San Rocco Pellegrino – VII Festival del Pensiero Popolare 2015 dal 10 al 16 agosto a San Miniato

Il Palio di San Rocco Pellegrino – VII Festival del Pensiero Popolare 2015 dal 10 al 16 agosto a San Miniato

Anche quest’anno torna il Palio di San Rocco Pellegrino / VII Festival del Pensiero Popolare, sotto la direzione di Andrea Mancini.
7 giorni in viaggio con i 7 sensi: vista, udito, olfatto, gusto, tatto e anima.
Siamo alla VII edizione. Forse quella della crisi? No, tutt’altro, la nostra salute è davvero al massimo, come la grandezza delle nostre tasche vuote, più vuote di quelle di Totò o di Arlecchino. Ma va bene così, più le nostre amate maschere vengono bastonate, più riescono ad esprimere la gioia di vivere della povera gente, dei miracolati di De Sica e Zavattini, che volano sopra la città. Anche per noi, ne siamo sicuri, ci sarà questo destino, spesso – nonostante un peso non indifferente – ci sentiamo gonfiare dall’aria e magari, come è successo a certi nostri amici, alzarci in volo, meraviglia delle meraviglie.
Ma adesso basta premesse, entriamo nel vivo del nostro Palio di San Rocco Pellegrino / VII festival del pensiero popolare. Intanto il nome, abbiamo riportato per primo San Rocco, perché c’è forse bisogno ancora di santi, soprattutto di santi parecchio inventati come il nostro Rocco, che magari era un uomo retto, ma poco un sant’uomo. Insomma ci piace ridargli la titolarità del nostro festival, anche perché è un pellegrino e protettore dei tanti pellegrini che ogni giorno ci passano sotto casa, lungo la via Francigena. Alla via e al suo paesaggio è dedicata la nostra festa, grazie appunto alla mostra “Paesaggio”, che si snoderà per tutti gli androni delle nostre strade, grazie ai fotografi che hanno collaborato con l’associazione Limen. Sono oltre centocinquanta bellissime immagini del territorio che circonda San Miniato, quello stesso che avremo modo di scoprire grazie a Giovanni Corrieri, quella guida straordinaria che da qualche anno accompagna i nostri sogni. Giocando spesso insieme ad Andrea Giuntini, che quest’anno darà vita ai suoi “aperitivi teatrali” dedicati a Michelangelo, Caravaggio, nel bellissimo Frantoio della Briccola, che sarà anche lo spazio espositivo dell’allestimento appositamente creato dal pittore Luca Macchi.
Ma il nostro Palio non avrebbe senso se non occupasse di temi forti, a partire da quella che è la più grande scrittrice contemporanea, almeno tra le italiane, cioè Dacia Maraini, una donna davvero straordinaria che non ha mai temuto di sporcarsi le mani, con un impegno non occasionale, ad esempio con il teatro, al quale il Palio di san Rocco renderà un particolare omaggio. A Dacia, che sarà nostra ospite e premiata con il premio speciale San Rocco 2015, sarà infatti dedicata la giornata dell’11 agosto, consacrata a Santa Chiara, proprio la protagonista dell’ultima fatica letteraria della Maraini. Ma in quello stesso 11 avremo un incontro pubblico con la scrittrice e alle 22 il suo spettacolo “Cronaca di una violenza di gruppo”, con una tra le più interessanti attrici delle ultime generazioni, quella Federica Di Martino, che viene dalla scuola di Luca Ronconi e Gabriele Lavia, con cui ha interpretato di recente un’acclamata “Medea”. Alla Maraini saranno anche dedicate gli spettacoli di tarda serata, i Teatri di Dacia, a cura di Eugenio Murrali, autore, insieme a Dacia del libro “Il sogno del teatro. Cronaca di una passione”, che sarà presentato nel pomeriggio del12 agosto.
Altro tema centrale nel nostro Festival sarà quello dei profughi, che da qualche mese sono ospiti amati-odiati delle nostre città. L’abbiamo visto anche l’anno scorso, proprio in piazza XX settembre, dove avvengono le nostre conversazioni. Così quest’anno parleremo specificamente di loro, grazie al prof. Adriano Prosperi della Scuola Normale Superiore di Pisa, a Giuseppe Faso dell’associazione Straniamenti di Empoli e Idrissa Keita, del Movimento Shalom, da qualche settimana direttore del centro che Shalom, su invito di quel Comune, ha aperto a Montaione.
Avremo poi una serata su un libro di Marilina Veca, dedicato allo stalking, alla violenza soprattutto nei confronti delle donne, con momenti di danza, a cura di MariaTeresa Spinelli, ma anche con testimonianze potenti, come quella delle rappresentanti del Movimento Shalom e dell’associazione Nos Otras di Firenze.
A Ferragosto il tradizionale Palio di San Rocco, seguito dall’esibizione della Filarmonica Giuseppe Verdi, mentre nel pomeriggio ci sarà un incontro sui momenti successivi alla guerra o anche alla crisi della società, cioè proprio il tema dell’Opera da tre soldi diretta da Henry e Rebecca Brown, che andrà in scena quella stessa sera con una compagine almeno eccezionale, formata dall’orchestra di Prima Materia, insieme agli anziani di ben nove case di riposo (diretti da Simone Faraoni), che daranno vita ad un lavoro intensissimo nella piazza centrale della festa. All’incontro del pomeriggio saranno presenti operatori, musicisti, esperti e anche un sacerdote da sempre impegnato sui fronti più caldi del mondo, cioè Andrea Cristiani, fondatore del Movimento Shalom. Il giorno 16, infine, serata finale avremo tre grandi amici della nostra festa, da sempre protagonisti di una sorta di riscoperta di forme espressive che sono state dichiarate morte per decine di volte e che invece continuano a lavorare attirando pubblici immensi, come le centinaia di persone che occupano ogni anno Certaldo Alto, per gli oltre quattrocento artisti di Mercantia. Stiamo parlando degli ideatori di questa forma di spettacolo, del teatro da quattro soldi, cioè Alessandro Gigli e Alberto Masoni, che saranno premiati da quello che può essere considerato il loro maestro, cioè Giuliano Scabia. La serata sarà conclusa dallo spettacolo simbolo di questo teatro, replicato in tutto il mondo per quasi 1500 volte: cioè Alto Livello di Luigi Sicuranza, interpretato da Pietro Rasoti, interprete di una travolgente sequenza di trasformismo sui trampoli.
Andrea Mancini
Ecco la locandina con il programma